Regionali 2015, Toti conquista la Liguria ma è 5 a 2 per il Pd

Un risultato di 5 a 2, con il centrosinstra che riesce a mantenere la Toscana, Umbria, Marche e Puglia e conquista con Vincenzo De Luca la Campania. Persa la Liguria dove a vincere è Giovanni Toti, mentre in Veneto si conferma il leghista Luca Zaia con quasi il 50 per cento delle preferenze.

Un risultato che mette in mostra un calo nel Pd che dal 40 per cento delle ultime europee scende al 24 per cento. Non una vittoria piena dunque per il premier Matteo Renzi.

In Campania il candidato del Pd, Vincenzo De Luca, vince le elezioni con quasi il 40 per cento, con quasi tre punti di vantaggio su Stefano Caldoro, governatore uscente del centrodestra.

In Liguria Giovanni Toti conquista la Regione  con il 34,4 per cento, mentre Raffaella Paita si ferma intorno al 27,8 per cento, e Alice Salvatore, Movimento 5 Stelle, al 24,8 per cento.

In Toscana il governatore uscente Enrico Rossi del Pd raggiunge il 48 per cento. Al secondo posto Claudio Borghi, candidato della Lega Nord, a circa il 20 per cento.

In Umbria la governatrice Catiuscia Marini, candidata del Pd, si conferma con il 42,8 per cento dei consensi. Ricci, candidato del centrodestra, ottiene il 39,3 per cento delle preferenze.

​In Veneto avanti Luca Zaia con il 47 per cento,  Alessandra Moretti del Pd al 23 per cento mentre Flavio Tosi al 13,6 per cento.

In Puglia Michele Emiliano è al 44,7 per cento, Antonella Laricchia del M5S al 21,3 per cento e la candidata di Forza Italia, Adriana Poli Bortone, al 13,2 per cento.

Nelle Marche il candidato del centrosinistra Luca Ceriscioli trionfa con il 41.1 per cento delle preferenze, secondo posto per Gianni Maggi (M5S) col 21,8 per cento seguito da Francesco Acquaroli del centrodestra con il 18.9 per cento.

Da segnalare il crollo dell’affluenza al 52.2 per cento rispetto al precedente 64,1 per cento.

A livello nazionale il Partito Democratico è al 23,7 per cento, il secondo partito è il Movimento 5 Stelle al 18,4 per cento, segue la Lega Nord al 12,5 per cento e Forza Italia al 10,7 per cento.