Regionali: Diciassette impresentabili, moglie Mastella e De Luca.

Sono 17 i nomi di candidati “impresentabili” alle prossime regionali da poco resi noti dalla commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi.

Si tratta di nomi che riguardano i candidati nelle regioni Puglia e Campania. Di questi 12 sono in lista con il centrodestra mentre 5 con il centrosinistra.

Tra i nomi inseriti anche Vincenzo De Luca, candidato governatore del centrosinistra in Campania.

De Luca è rientrato nella lista per un giudizio pendente in un procedimento del 2002, per il reato di concussione continuata  e altri reati come abuso d’ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere.

I tredici candidati della Campania i cui nomi sono stati resi noti dalla commossione antimafia e compresi nella lista, sono i seguenti: Antonio Ambrosio (Forza Italia), Luciano Passariello (Fratelli d’Italia), Sergio Nappi (Caldoro presidente), Vincenzo De Luca (candidato presidente), Fernando Errico (Ncd), Alessandrina Lonardo (Forza Italia), Francesco Plaitano (Popolari per l’Italia), Antonio Scalzone (Popolari per l’Italia), Raffaele Viscardi (Popolari per l’Italia); Domenico Elefante (Scelta Civica) e Biagio Iacolare (Udc); Carmela Grimaldi (Campania in rete) e Alberico Gambino (Fratelli d’Italia).

I nomi dei quattro candidati “impresentabili” in Puglia sono invece Enzo Palmisano (Area popolare), Giovanni Copertino (Fi), Fabio Ladisa (Popolari per Emiliano) e Massimiliano Oggiano (fittiano).

Rosy Bindi ha sottolineato che il fatto di comunicare i nomi l’ultimo giorno conferma che non la commissione non entra nella competizione elettorale, attinegendo da dati pubblici, non riservati. Una lista che rappresenta la “fotografia della qualità del personale politico che stanno votando. Abbiamo passato al vaglio circa 4mila candidati”. Ecco quanto evidenziato dal presidente della commissione Antimafia.

L’ex sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, ha reagito duramente dopo aver saputo della “lista della Bindi”. De Luca ha infatti dichiarato a caldo: “Denuncio Rosy Bindi per diffamazione e la sfido a un pubblico dibattito per sbugiardarla”.

Accuse anche da parte di alcune esponenti Pd verso quella che viene battezzata come la “lista della Bindi”.