Apple, pressioni sulle Major contro Spotify e Youtube?

A quanto pare Apple farebbe volentieri a meno di parte della concorrenza nei settori di mercato ove non ha ancora raggiunto – e si appresta a farlo – una grossa fetta di mercato. Le voci, provenienti dagli States, sono solo di stampa e vanno giustamente verificate. Ma sembra che l’intenzione della casa di Cupertino sarebbe quella di indurre le grandi major del mercato discografico mondiale a rinunciare agli intriti provenienti dai servizi di streaming gratuito Spotify e Youtube.

I due grandi colossi, infatti, hanno raggiungo ormai da anni una partnership con le grandi etichette musicali per poter disporre del loro catalogo, ricevendo ricavi dalla pubblicità o tramite le versioni Premium. Apple per ora può contare su iTunes, il più grande catalogo di musica/film/app destinata ai download, ma sta per lanciare anche Beats, il cui scopo sarebbe quello di competere con l’audio/video sharing.

Beats debutterà, con ogni probabilità, nel corso della WorldWide Conference che Apple terrà nella metà di giugno: per favorire una discesa sul mercato più agevole, sarebbero stati offerti grosse somme di denaro a Universal, Sony e Warner per lasciare le piattaforme sopra citate e divenire esclusiva della compagnia di Tim Cook.

Tim Cook che viene tirato in ballo da un dirigente – rimasto anonimo – di una major: “Da Tim Cook in giù, questi tizi sono dei tagliagole”, sarebbero state le sue parole, ben sottolineando come, a volte, col solo scopo di incrementare gli introiti, si finisca per far pratiche sleali al libero mercato. E, stando a quanto afferma il New York Post, anche il Commissario Europeo per la concorrenza Margrethe Vestager avrebbe deciso di avviare un’indagine per quanto concerne lo stesso problema anche sul mercato europeo.

Le voci vanno confermate, lo ribadiamo, e staremo a vedere se l’azienda californiana deciderà di smentirle categoricamente.