E’ stato scarcerato Enzo Costanza, il papà torinese fuggito in Spagna portando via il figlio di due settimane.
Questa la decisione presa dal tribunale di Albacete, dove stamattina si è tenuto il processo per direttissima dopo l’arresto per sottrazione di minore: si è ritenuto che non ci fossero gli estremi per trattenerlo in carcere.
Secondo quanto si è appreso, Costanza farà rientro in Italia con i familiari, ma con il figlio e con la moglie Stefania, partita con un volo di linea alla volta della Spagna.
Una volta in Italia, l’uomo sarà interrogato dal pm torinese Valerio Longi, titolare dell’inchiesta in cui è indagato: per Costanza si ipotizza il reato di sottrazione di minore, ma è scongiurato il rischio di arresto, visto che dopo la scarcerazione in Spagna è ormai un uomo libero.
Davanti alla polizia spagnola e ai carabinieri italiani, Costanza ha dichiarato durante l’interrogatorio: «sono un ottimo mammo. Voglio bene a mio figlio, non avrei fatto nulla per metterlo in pericolo». Agli inquirenti, l’uomo fermato ad Albacete dopo tre giorni di fuga ha riferito agli investigatori di essere consapevole di aver interrotto la cura per i suoi noti problemi psichiatrici. «Mi sento molto lucido» ha infine ammesso.
La fuga è finita ieri in un centro commerciale di Albacete, dove l’uomo stava facendo alcuni acquisti per il bimbo di appena 17 giorni.
Pare che la meta del viaggio fosse il Portogallo, il Santuario di Fatima in particolare: una meta di pellegrinaggio cattolico che forse avrebbe rappresentato, per l’impiegato diventato negli ultimi mesi fervente cattolico, un ancora di salvezza. Costanza è stato individuato grazie a un controllo sugli acquisti online effettuati con le carte di credito.
Il piccolino sta bene, dopo le prime visite compiute in un centro medico del luogo, e in attesa dell’arrivo della madre, è affidato a un centro per minori. Sul gesto dell’uomo, la moglie di Costanza ha detto: «Lo perdono, è un buon padre e ha trattato bene nostro figlio – ha detto la donna – Spero stia bene…».