Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo le stime di crescita per l’Italia con il pil che nel 2015 crescerà dello 0,5 per cento, ovvero 0,1 punti percentuali in più rispetto alle previsione del mese di gennaio.
Nel 2016 si stima una crescita all’1,1 per cento. Il governo Renzi prevede invece un +0,7 per cento nel 2015 e un +1,4 per cento nel 2016.
Il Fondo Monetario Internazionale ha invece rivisto al ribasso le stime di crescita per gli Stati Uniti. Il pil americano crescerà nel 2016 del 3,1 per cento, ovvero 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle stime del mese di gennaio.
In rialzo invece l’area euro con il pil che crecerà nel 2015 dell’1,5 per cento e nel 2016 dell’1,6 per cento, ovvero 0,3 e 0,2 punti percentuali in più di quanto indicato nella precedente rilevazione.
Per quanto riguarda la disoccupazione in Italia, il tasso dei senza lavoro nel nostro paese sarà pari al 12,6 per cento nel 2015 e al 12,3 per cento nel 2016.
Il debito italiano sarà quest’anno pari al 133,8 per cento e nel 2016 al 132,9 per cento sul pil secondo le ultime stime pubblicate dal Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Lo scorso mese di ottobre il Fondo con sede a Parigi aveva previsto un rapporto debito pil al 136,4 per cento nel 2015 e al 134,1 per cento nel 2016.
Secondo il Fmi nell’eurozona sono evidenti i primi segnali di un rafforzamento della crescita, ma rimangono ancora elevati i rischi quali ad esempio la bassa inflazione e la stagnazione. Proprio per questo motivo il Fondo Monetario Internazionale invita “i paesi con spazio di manovra dal punto di vista di bilancio dovrebbero fare di più per rafforzare la crescita, anche con investimenti infrastrutturali mentre i paesi con limitata manovra di bilancio dovrebbero usare la nuova flessibilità del Patto di Stabilità per gli investimenti e le riforme strutturali”. Ecco quanto indicato in dettaglio nel suo comunicato dal fondo parigino.