Risale la disoccupazione nel mese di febbraio, un cambio di rotta improvviso dopo il miglioramento registrato negli scorsi mesi di dicembre e gennaio. È quanto diffuso dall’Istat.
Lo stesso Istituto ha sottolineato che gli occupati di sesso maschile sono pressochè stabili mentre quelli di sesso femminile sono scesi nel mese di 42 mila unità su un dato complessivo di 44 mila soggetti.
Il tasso di disoccupazione aumenta pertanto al 14,1 per cento per le donne mentre per gli uomini è pari all’11,7 per cento.
Il segretario della Cgil, Susanna Camusso, ha messo in risalto l’esistenza di un quadro odierno assai negativo, con i dati disastrosi per la disoccupazione giovanile e femminile che hanno superato il il limite consentito.
Nel periodo compreso fra i mesi di dicembre e febbraio il tasso di disoccupazione è calato di 0,4 punti percentuali rispetto ai tre mesi precedenti.
Per quanto riguarda la fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni, il tasso di disoccupazione è salito al 42,6 per cento rispetto al 41,2 per cento del precedente mese di gennaio.
Su base congiunturale gli occupati calano dello 0,2 per cento, pari a -44.000 unità, con i disoccupati che aumentano dello 0,7 per cento, ovvero in crescita di 23.000 unità.
Il numero di inattivi aumenta dello 0,1 per cento con un incremento di 9.000 unità rispetto al mese di gennaio.
Susanno Camusso, segretario della Cgil, ha dichiarato che i dati Istat dimostrano che la situazione economica e occupazionale è ancora oggi molto critica: “Bisognerebbe smetterla di dire che la ripresa è dietro l’angolo”. La Camusso ha inoltre sottolineato che nelle scorse settimane si è assistito a un nauseante balletto sui numeri dell’occupazione, definita dalla stessa come una “propaganda sui dati parziali e inconsistenti che inneggiavano alla ripresa, lodandosi per la presunta bravura”. La realtà, per il segretario del Sindacato, è invece assai diversa.
La ripresa sembra ancora lontana.