Oggi è il giorno di Sergio Mattarella. Al via la quarta votazione per l’elezione del capo dello Stato e Matteo Renzi ieri ha auspicato “la più ampia convergenza possibile” sul nome del giudice costituzionale ed ex ministro della Difesa.
Giorgio Napolitano pienamente d’accordo sulla scelta, sottolineando l’assoluta lealtà e correttezza, sensibilità, competenza istituzionale ed imparzialità del candidato dei democratici. Essenziali peculiarità per il nuovo capo dello Stato.
Il ministro Angelino Alfano, in precedenza contrario, ha deciso di appoggiare la scelta del premier, mentre Forza Italia ha annunciato scheda bianca.
In mattinata ha avuto luogo la riunione dei gruppi di Area popolare che ha dato il via libera al candidato lanciato dal Pd di Renzi.
Il parlamentare Fabrizio Cicchitto ha dichiarato che il voto sarà sarà dato a Mattarella, augurandosi che sia un presidente al di sopra delle parti come lo è stato Giorgio Napolitano.
Lo stesso ministro Alfano ha invece messo in risalto che grazie alle parole di Renzi di ieri, anche il suo partito ha scelto di far “prevalere la persona giusta rispetto al metodo sbagliato. La nostra scelta riguarda una persona che ha i requisiti di probità, di capacità, di alto livello istituzionale”.
Per quanto riguarda l’opposizione, il M5s voterà anche oggi Stefano Rodotà, almeno in 17 hanno confermato la loro preferenza per il professore universitario. In 6 invece hanno deciso di votare per Mattarella.
Luca Zaia, della Lega, ha invece annunciato che le preferenze del suo partito continueranno a convergere su Vittorio Feltri.
Una quarta chiamata nella quale basterà la maggioranza assoluta, ovvero 505 voti. Guardando i numeri, il giudice costituzionale potrà contare su 645 consensi, e se tutto procederà come programmato, verso le 13.30 avverrà l’elezione del nuovo capo dello stato.
Probabilmente martedì, il nuovo presidente della Repubblica si recherà alla Camera per il giuramento e per il suo primo discorso.