Sono 9 le vittime dell’attacco, fra cui 5 stranieri, da parte di un commando dell’Isis questa mattina contro l’hotel Corinthia di Tripoli, dove si trovava il premier islamista, Omar al Hasi, obiettivo dell’attentato ma salvato dalla scorta.
Fra le vittime ci sono 3 guardie libiche, fra i cinque stranieri si contano anche 2 donne, mentre un altro libico è morto quando due terroristi si sono fatti saltare in aria.
Situazione per adesso sotto controllo, secondo quanto dichiarato dal capo della sicurezza, Issam al-Naass.
Alle ore 8 di questa mattina il commando ha fatto saltare un’autobomba nel parcheggio e poi è entrato nell’hotel aprendo il fuoco.
Il colonnello Khaled Abu Zaheir, ha smentito le notizie relative alla presenza di diplomatici statunitensi nell’hotel al momento dell’attacco.
Tre membri del commando si erano barricati al 24esimo piano del lussuoso Hotel Conrinthia e quando le forze di sicurezza li hanno circondati, gli jihadisti hanno dato il via alla missione suicida, azionando i giubbetti esplosivi e facendosi saltare in aria.
L’attacco è stato rivendicato dalla filiale locale di Isis, il Califfato di Derna. Al Corinthia si trovava, come anticipato, anche il premier islamista, Omar al Hasi, che è riuscito a sfuggire all’attentato dopo essere scappato dal retro.
Ora la situazione sembra essere tornata alla normalità.