Una spesa media di 109 euro a famiglia per il cenone di Natale. Saranno quasi nove italiani su dieci (87 per cento) che questa sera si siederanno a casa insieme a parenti o amici.
È quanto emerge da una analisi compiuta dalla Coldiretti/Ixe’ dalla quale si mette in mostra che il tradizionale pranzo e cenone di Natale sarà diretto a riscoprire i piatti del passato, tutto preparato in casa con in media 3,5 ore trascorse in cucina.
Soltanto l’8 per cento degli italiani andrà nei ristoranti mentre il 3 per cento sceglierà gli agriturismi, quest’ultimo un dato in crescita rispetto al 2013.
La Coldiretti tiene a sottolineare che la spesa scende sotto i 50 euro per il 18 per cento delle famiglie che resta a casa, mentre è compresa tra i 50 ed i 100 euro per il 43 per cento delle famiglie e tra i 100 ed i 200 euro per il 27 per cento, mentre soltanto una piccola parte della popolazione spenderà di più.
Sempre secondo l’indagine il 69 per cento degli italiani preparerà personalmente i pasti che porterà in tavola, con il 10 per cento che saranno formati da prodotti biologici.
Tra le prelibatezze presenti sulle tavole troviamo anche gli immancabili spumanti e panettoni.
Coldiretti ha sottolineato che tra i prodotti tipici più rinomati in questo Natale nelle singole regioni, troviamo il panone di Natale in Emilia Romagna, la pizza di Franz nel Molise, il pangiallo nel Lazio, le carteddate in Puglia, i canederli in Trentino, lu rintrocilio in Abruzzo, u piccilatiedd in Basilicata, il panpepato in Umbria, le pabassinas con sa sapa in Sardegna, la carbonata con polenta in Valle D’Aosta, la brovada e muset con polenta in Friuli, i quazuni’elli in Calabria, il pandolce in Liguria, la pizza de Nata’ nelle Marche, il brodo di cappone in tazza in Toscana, l’insalata di rinforzo in Campania e i buccellati in Sicilia.