La crisi ormai si fa sentire in tutti i comparti, e anche il consumo dei carburanti ha avuto una forte flessione nel 2013. In Italia, infatti, nell’anno appena trascorso, si è registrata una flessione del 3,3%, che ha portato ad una perdita di gettito fiscale per le casse dello Stato, pari a 970 milioni, che sono la risultante tra le accise e l’Iva. Questo è ciò che viene fuori dai dati pubblicati dall’Unione Petrolifera, che ha portato alla luce anche altri numeri molto interessanti, che evidenziano come la crisi, appunto, sta falcidiando tutte le attività.
Lo scorso anno, secondo l’Unione Petrolifera, i consumi sono diminuiti del 5,2%, passando a soli 60,9 milioni di tonnellate di greggio. Entrando nello specifico, possiamo evidenziare come il calo maggiore sia arrivato proprio dalla benzina. La verde, infatti, ha subito una flessione pari al 4,8%, che in tonnellate, equivale a meno 402.000; mentre il gasolio ha fatto segnare un – 2,7%, con 624.000 tonnellate in meno. Prendiamo in considerazione l’ultimo mese del 2013, ovvero dicembre.
I consumi, rispetto all’anno 2012, hanno fatto registrare una flessione del 2%, anche se rispetto ai mesi precedenti del 2013, c’è stato un minimo stop nella discesa, attestandosi a circa 5,3 milioni di tonnellate consumate. E se nel mese di dicembre, rispetto al 2012, la benzina ha fatto registrare un calo dell’1,3%, il gasolio autotrazione, invece, ha visto un incremento pari al 2,2%. Nel complesso la domanda di benzina e gasolio, in totale, nel mese di dicembre 2013, ha visto toccare la cifra di 2,5 milioni di tonnellate, così suddivise: 0,7 benzina, e 1,8 gasolio.
Chiudiamo, invece, con un dato interessante, che mostra come ci sia un cambiamento da parte degli italiani, che ormai stanno acquistando vetture alimentate con impianti Gpl. Infatti, proprio il Gpl auto, ha avuto in incremento del 10,2%. Bene anche i lubrificanti, che hanno toccato quota +7,1%.