Il mercoledì mattina a San Antonio non si vede Coach Popovich ed alle 17.30 locali, mezzanotte passata in Italia, nella chiaccherata solita del prepartita, ecco la novità: il capo addetto stampa Spurs, Tom James, informa la sala di un cambio di programma. In conferenza troveranno Coach Messina.
Si presenta in tuta il coach italiano, padroneggia un eccellente inglese ed è molto disponibile:
“Quando ho saputo la novità? Ieri. Coach Popovich ha un problema di salute, non è certo bello sostituirlo per questo motivo, ma fortunatamente non è nulla di particolarmente grave. Sarò me stesso, con tutti i miei limiti, ma non sarò una cattiva imitazione di Coach Pop, devo solo ricordarmi di non chiamare tutti i giochi per Ginobili…”.
Entrare nella storia a Messina per adesso non interessa, pensa soltanto alla partita:
“Sapevo che mi avresti fatto questa domanda. Adesso penso solo alla partita, alla storia penserò tra molti anni, raccontando questi ricordi ai nipotini”.
Quando lo speaker del’At&t Center, prima della partita, annuncia “Coach: Messina“, sono ancora molti i tifosi degli Spurs che non lo conoscono.
Al rientro dall’intervallo, sotto nel punteggio, Messina chiacchiera con Duncan e con Parker, mostra la lavagnetta ed esulta quando Ginobili la mette dentro. Un grande Manu: assist, canestri da 3 e rimbalzi.
Gli Spurs vanno avanti 75-73. Tripla di Parker, di Leonard e di Manu. Vittoria per 106 a 100.
Coach Messina di nuovo davanti ai microfoni, un ringraziamento speciale a Manu: “Manu è stato incredibile. Era dappertutto. Un entusiasmo contagioso”.
Messina entra nella storia, primo europeo a guidare una squadra della Nba in una partita della regular season. Ed a trionfare.