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Il segretario della Lega Matteo Salvini è arrivato questa mattina per una annunciata visita al campo nomadi di Bologna ma è stato aggredito da giovani dei centri sociali. Calci e sassi contro la sua auto.
Prima dell’arrivo del segretario della Lega Nord, un piccolo gruppo di leghisti era arrivato con un cartello per raccogliere le firme per chiudere i campi nomadi, ma alcuni giovani dei centri sociali sono riusciti a strapparglielo. Volano insulti e urla. I militati della Lega vengono accompagnati dietro il cordone della polizia.
Scrive Salvini su Facebook:
“Sassate sulla macchina, calci, pugni e sputi. Se questa è la Bologna “democratica e accogliente”, dobbiamo liberarla. Così i balordi dei centri sociali hanno distrutto la nostra macchina, prima ancora che ci avvicinassimo al Campo nomadi. Noi stiamo bene. Bastardi”.
Il segretario della Lega ha inoltre aggiunto:
“Io in questo campo nomadi ci torno. È la prima volta in venti anni che mi capita una cosa del genere. C’è il Daspo ai tifosi, mi chiedo perché certa gente sia in giro per Bologna. Deve essere rinchiusa e va buttata la chiave. Li faccio segnalare e li denuncio tutti”.
Una visita non gradita, come ricordato dall’Anpi, l’associazione partigiani, evidenziando che quel campo “fu assegnato nel 1991 dall’allora sindaco Renzo Imbeni ai sinti italiani, parenti delle vittime della strage di via Gobetti del 23 dicembre 1990, un crimine commesso dai banditi della banda della Uno bianca”. L’Anpi definisce l’iniziativa della Lega Nord “contraria alla civile convivenza”.
