Uno dei simboli di Parigi è sicuramente la Tour Eiffel. Come resistere allora, alla tentazione di scattare gli immancabili selfie di circostanza, soprattutto adesso che, ultimati i lavori previsti al primo piano, è possibile dare l’illusione di fluttuare nel vuoto?
La Tour Eiffel, sono in pochi a saperlo, è diventato uno dei monumenti più apprezzati di Parigi quasi per caso. A dire il vero, non nacque nemmeno come una struttura fissa volta ad ornare la città; avrebbe dovuto fungere infatti da ingresso per l’Esposizione Universale.
I parigini dell’epoca non dimostrarono alcun gradimento per la struttura progettata da Gustave Eiffel, ma non abbatterono la torre soltanto per motivazioni pratiche. Agli inizi del ‘900 infatti sulla struttura vennero collocate le antenne per diramare il segnale radio nella città.
Nel tempo i parigini impararono ad affezionarsi a quel gigante di metallo che svetta su Parigi e ne fecero uno dei loro simboli nel mondo. Ad eccezione di uno sparuto gruppo di francesi che suole definire la Tour Eiffel un asparago di ferro, tutti adesso la amano.
Questa passione nazionale per la Tour Eiffel si è poi spostata all’estero; dalla curiosità per questo strano monumento si è presto passati alla voglia di osservarlo da vicino, salire su almeno uno dei tre piani di cui si compone. Molti hanno finora prediletto il secondo ed il terzo.
Questa scelta deriverebbe da una maggiore panoramicità offerta dal livello 2 e 3. Il sindaco di Parigi, madame Anna Hidalgo, ha quindi cercato di riequilibrare questa tendenza. Nel 2012 ha autorizzato dei lavori che potessero valorizzare il primo piano della Tour Eiffel.
Il progetto, finalizzato ad aumentare le visite al livello più basso del monumento, è stato ultimato nei giorni scorsi ed inaugurato dal sindaco soltanto oggi. In particolare consterebbe di un grande pavimento in cristallo che consente di guardare il mondo da 57 metri di altezza.
Al primo piano della Tour Eiffel sarebbero poi sorti dei centri di ritrovo culturali e non. Subito dopo l’inaugurazione si è registrato, come auspicato, un aumento di afflusso al primo piano della struttura e, immancabile, il selfie che in poche ore è già un rito per i viaggiatori.