Saranno più di 15 milioni i contribuenti che entro il 16 di questo mese dovranno pagare la prima rata in acconto della nuova Tasi; essendo un’imposta in autoliquidazione, il calcolo sta comportando qualche grattacapo ai cittadini ed è giusto fare un po’ di chiarezza riguardo alla possibilità di beneficiare delle detrazioni Tasi 2014.
Prima di tutto è bene informarsi se il nostro Comune appartiene a quei 6000 che hanno comunicato le loro delibere entro il 18 Settembre: l’elenco ufficiale dei Comuni in cui bisognerà pagare la prima rata entro il 16 Ottobre è presente sul sito del Dipartimento delle Finanze. Per questi comuni la seconda rata a saldo andrà pagata entro il 16 Dicembre 2014 (data entro la quale dovranno pagare l’intero importo gli abitanti dei Comuni ritardatari).
La procedura di calcolo della Tasi non è semplicissima (bisogna fare una rivalutazione al 5% della rendita catastale, moltiplicare l’importo per un coefficiente variabile in base al tipo di immobile e in seguito calcolare le aliquote in base a quanto stabilito dalle singole amministrazioni comunali), ma bisogna ricordarsi di fare attenzione se esiste la possibilità di sfruttare qualche detrazione Tasi 2014.
I Comuni infatti hanno previsto un totale di detrazioni Tasi 2014 che supera le centomila tipologie. Per permettere alle amministrazioni locali di concedere ai meno abbienti di pagare un po’ meno senza dover intaccare le loro risorse, lo Stato aveva concesso la possibilità di incrementare le aliquote su prima e seconda casa fino ad un massimo dell’8 per mille.
Le detrazioni Tasi 2014 più frequenti sono due: una riguarda la rendita catastale e l’altra i figli a carico. La detrazione per rendita catastale consente ai proprietari di immobili con rendite catastali basse di beneficiare di sconti sull’imposta che variano da Comune e Comune. Le detrazioni per figli a carico spettano ai contribuenti che hanno dei figli di età minore ai 26 anni e che dimorano nello stesso immobile per il quale si sta calcolando la Tasi.
Ci sono dei casi eccezionali in cui le varie detrazioni riescono addirittura ad azzerare l’importo della rata d’acconto dell’imposta: a Milano ad esempio le detrazioni Tasi 2014 hanno permesso l’esenzione di più di ventimila possessori di abitazioni principali. Ribadiamo l’eccezionalità dei casi, però sono la dimostrazione che controllare bene le delibere del proprio Comune per conoscere tutte le detrazioni previste sarebbe un’ottima cosa.