La gotta, e soprattutto i dolori alle articolazioni, sono problemi abbastanza diffusi che possono minare seriamente il benessere di ognuno di noi. In pochi sanno però che è possibile curarsi, o almeno lenire i fastidi da essi causati, grazie al succo di ciliegia.
Particolarmente utile alla suddetta causa sembrerebbe essere la visciola, una variante selvatica della ciliegia. Grazie a questo frutto infatti si riuscirebbe ad agire direttamente sulla produzione di acido urico e, quindi, sui dolori a carico delle articolazioni o la gotta.
Chiaramente non basta ingerire succo di ciliegia per migliorare le proprie condizioni di salute ed assicurarsi un benessere duraturo. Tale alimento va quindi consumato in associazione alle cure prescritte dai medici e alle altre misure preventive attualmente conosciute.
Cosa rende il succo di ciliegia tanto utile alla lotta a ciò che in maniera semplice e sbrigativa siamo soliti chiamare reumatismi? All’interno delle visciole sarebbero contenuti degli speciali antiossidanti in grado di agire positivamente sia sulla gotta che sui dolori articolari.
Inoltre il succo di ciliegia potrebbe restituirci vigore e benessere grazie all’alto contenuto di sostanze aventi la stessa efficacia ed utilità degli antidolorifici sintetizzati chimicamente. Non è un caso che tale prodotto venga spesso consumato dagli atleti dopo le gare.
Il succo di ciliegia non lenisce soltanto i dolori articolari dovuti al cambio di stagione, agli sforzi fisici intensi o all’umidità. Questa bevanda interagisce sia con l’acido urico che con la cosiddetta proteina C reattiva. Ciò determina un’azione mirata contro malanni quali la gotta.
Nello specifico il succo di ciliegia agirebbe inibendo la produzione di acido urico e quindi riducendo i rischi di incorrere in malattie a carattere infiammatorio, quali per l’appunto l’artrite o la gotta. Tali scoperte sono state avallate dall’Oregon Health and Science University.
A quanto pare a togliere il medico di torno non sarebbe solo la famosa mela, ma anche il succo di ciliegia. Questo frutto agirebbe come coadiuvante dei farmaci e migliorerebbe la salute ed il benessere generale di ognuno di noi, perché non approfittarne?