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Renzi insiste per Tfr in busta paga e Jobs Act

Renzi insiste per Tfr in busta paga e Jobs Act

Renzi torna a parlare della possibilità del Tfr in busta paga, confermando la sua volontà di rendere possibile questo provvedimento già nel 2015: sono soldi dei lavoratori, ma bisognerà fare in modo che non ci siano danni per le piccole e medie imprese. Nonostante i pareri negativi espressi anche da Confindustria, il Premier ha intenzione di provare a portare aventi l’idea, parlandone anche con i sindacati.

In queste ore è previsto un incontro con il ministro dell’Economia Padoan mentre al Senato il ministro Poletti sarò impegnato a cercare consensi per il Jobs Act con un colloquio con gli esponenti del PD, la cui minoranza insiste sulla necessità di apporre modifiche al testo. Contrari ad ogni modifica invece gli appartenenti al Nuovo Centrodestra, per i quali il lavoro è l’emergenza.

Renzi sulla enews ha promesso che in tempi brevi verrà spiegato cosa cambierà con l’approvazione del Jobs Act, soprattutto per soggetti sempre trascurati dalle norme come i precari, le mamme lavoratrici e i disoccupati non più giovanissimi. L’obiettivo è quello di riuscire ad arrivare al vertice europeo di mercoledì a Milano potendo presentare come biglietto da visita l’approvazione della delega lavoro.

Sarà comunque molto difficile ottenere questo risultato, dato che il Parlamento è ancora bloccato sulla nomina dei membri della Consulta (per domani è prevista la diciassettesima votazione). Poi Renzi torna a parlare del Tfr in busta paga: la situazione attuale prevede che lo Stato si comporti in modo protettivo con i lavoratori conservando i suoi soldi per evitare che se li spenda tutti in fretta, ma in questo modo dimostra di non avere fiducia dei cittadini.

Per il Presidente del Consiglio invece bisogna pensare ai lavoratori come persone mature e consapevoli, quindi non c’è bisogno che sia lo Stato a decidere per loro. Intanto il premier sottolinea anche i dati positivi sull’occupazione: a febbraio il numero degli occupati è aumentato di 80000 unità. Domani a palazzo Chigi ci sarà un incontro con i sindacati e le parti sociali per discutere i dettagli della proposta del Tfr in busta paga.

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