A Perugia si è tenuta un’iniziativa di Forza Italia a cui ha partecipato telefonicamente il leader del partito Silvio Berlusconi che prima invita il giovane sindaco del capoluogo umbro Romizi ad un incontro e poi sposta il discorso sul momento che sta attraversando il suo raggruppamento politico.
Berlulsconi precisa subito che la sua momentanea assenza dalla politica non è dovuta ad una sconfitta arrivata attraverso lo strumento democratico delle elezioni, ma ad un uso politico della giustizia.
Poi il discorso si sposta sugli eventuali screzi che ci sarebbero all’interno del partito, ma l’ex premier nega e sottolinea come al momento sembra proprio che le lotte intestine che dividono i partiti siano da altre parti (facendo evidentemente riferimento alla spaccatura attuale all’interno del PD).
Silvio Berlusconi aggiunge che non bisogna temere la possibilità di nuove alleanza, anzi, quelli di Forza Italia dovrebbero augurarsi che arrivino tanti “nuovi amici” tra i moderati che in passato non hanno votato: dopo venti anni di battaglie c’è la necessità di rinnovarsi e rivitalizzarsi, naturalmente senza cancellare le persone e le cose fate finora.
A chi rimprovera Forza Italia di essere diventato un partito troppo allineato alle scelte del Governo, Silvio Berlusconi risponde che FI è ancora un partito convintamente alternativo e farà una forte opposizione per quanto riguarda politica estera e politica economica.
Ma sull’articolo 18 non è colpa di FI se gli altri propongono le riforme che “gli azzurri” hanno sempre voluto. Sarebbe stato scorretto e incoerente dire di no in questo caso: inizialmente ci sarà apertura, ma se poi le riforme non sono fatte nel modo giusto Forza Italia dirà di no.