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Oggi 27 Settembre 2014 il capitano della Roma Francesco Totti compie trentotto anni; il compleanno è stato celebrato con un’intervista rilasciata alla radio ufficiale della società capitolina durante la quale elenca i suoi sogni e i suoi ricordi della carriera.
Il primo pensiero corre al futuro: ancora il momento di smettere non è arrivato, ma una volta che avrà appeso le scarpette al chiodo Totti pensa che rimarrà nel mondo del calcio (lo spettacolo non lo attira), ma non nel ruolo di allenatore, definiti un po’ matti.
E a proposito di allenatori viene a galla uno dei sogni del capitano giallorosso: essere allenato dall’attuale allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti; in effetti le strade dei due stavano per incrociarsi qualche anno fa. Sul suo tecnico Garcia dice che è un gran comunicatore (utilizzando poi una simpatica parolaccia per descrivere meglio il concetto).
Guardando indietro, Totti ammette che da calciatore ha commesso qualche errore e che se potesse tornare indietro eviterebbe di ripetere l’episodio dello sputo a Poulsen durante gli Europei in Portogallo nel 2004 e di rifilare qualche calcione agli avversari. Il calciatore con cui avrebbe voluto giocare è Ronaldo, quello vero, quello dei tempi di Barcellona.
Tra i giocatori attualmente in attività il numero 10 della Roma dice di ammirare Hazard, fantasista del Chelsea (cresciuto nel Lille proprio con Garcia allenatore). Il sogno per il prossimo futuro è quello di poter giocare la finale di Champions League a Berlino, città che otto anni fa lo vide conquistare la Coppa del Mondo con la maglia azzurra della Nazionale.
Sugli attuali compagni di oggi ci sono gli elogi per Florenzi e De Rossi, a cui augura di diventare un giorno (più poi che prima) capitani della Roma, e per Gervinho, una vera forza della natura, capace di fare cose con l’istinto di cui a volte neanche lui riesce a rendersi conto.
