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Durante le prime ore del pomeriggio era stata diramata la notizia secondo la quale a Palazzo Marino, sede del comune di Milano, era nascosta una bomba. A controlli effettuati gli artificieri e i media hanno infine concluso che si sarebbe trattato di un falso allarme.
Tutto avrebbe avuto inizio nella tarda mattinata di oggi; un’anziana signora, come al solito, percorreva la città a bordo del tram. D’un tratto tra il chiacchiericcio confuso della folla percepisce nitidamente le parole “bomba” , “comune” e “Milano“.
La signora ne ricava che, per quanto il suo udito le abbia consentito di sentire, al Palazzo Marino sia stata nascosta una bomba. Il centro di Milano sarebbe quindi a rischio. Non appena le è possibile scendere dal tram, cerca subito un telefono pubblico e chiama il 112, i Carabinieri.
All’agente incaricato di occuparsi del centralino non vuole lasciare i suoi dati. Si limita a fornire la notizia e a spiegare come possa essere venuta a conoscenza di una simile informazione. Subito a Palazzo Marino scatta l’allarme; gli artificieri arrivano per rendere inoffensiva la bomba.
E’ già il primo pomeriggio quando ciò accade; tutti gli impiegati del comune vengono invitati ad evacuare l’edificio. Tra essi anche Giuliano Pisapia e Livia Pomodoro, attuale presidentessa del Tribunale di Milano. Passano le ore, ma della bomba sembra non esserci traccia alcuna.
Palazzo Marino viene rovistato in lungo ed in largo. I Carabinieri, per paura che la bomba possa scoppiare da un momento all’altro, transennano tutto il circondario. Per fortuna però l’allarme sarebbe rientrato già nel pomeriggio; tanto rumore per nulla?
