La pedofilia è un atto di per sé vergognoso, ma quando a praticarla sono le eminenze di Città del Vaticano, diventa ancora più condannabile, se possibile. Proprio con questa accusa infamante e per volere del Papa, sarebbe stato arrestato padre Wesolowski.
Un primo vocio sommesso e scandalizzato circa la notizia del fermo di un alto prelato serpeggiava tra i media già nella tarda serata di ieri. Oggi è arrivata la conferma che il nunzio apostolico, padre Wesolowski, è stato arrestato con l’accusa di aver abusato di minori.
A Wesolowski però è stato imputato anche un altro reato; questi era solito collezionare materiale a sfondo pedopornografico. Papa Francesco, così come più volte promesso, sembrerebbe essersi impegnato attivamente per sconfiggere la piaga della pedofilia; almeno in Vaticano.
Per il momento l’alto prelato sarebbe stato costretto a sottoporsi ad un regime di libertà vigilata. Tra la fine di quest’anno e l’inizio del successivo, padre Wesolowski verrà processato per i reati ascrittigli. Il nunzio apostolico rischia una condanna pari a sette anni di reclusione.
A questi si potrebbero comunque aggiungere periodi supplementari di condanna, imputabili nel caso di riscontro di eventuali aggravanti. La pena, almeno agli occhi del cittadino comune, appare troppo limitata. In ogni caso Wesolowski non è ancora stato processato ufficialmente.
Il processo avverrà comunque nelle sedi del Tribunale Vaticano. Non era mai accaduto che un alto prelato venisse arrestato, né tanto meno ritenuto colpevole del reato di pedofilia. Wesolowski avrebbe abusato di bambini originari della Repubblica Dominicana.
Ciò sarebbe avvenuto negli anni in cui gli era stato affidato il compito di rappresentare la Chiesa al di fuori di Roma. Per la stessa accusa Wesolowski era stato in precedenza condannato a non varcare mai i confini del Vaticano. Il Papa si è detto intollerante a tale reato, e l’ha dimostrato.