Non si ferma il dibattito sul tema della riforma pensioni 2014 e la continua assenza di chiarezza non aiuta i diretti interessati a capire cosa gli aspetta nel prossimo futuro. Per i Quota 96 le cose non sembrano smuoversi mentre per i precoci sembra esserci una svolta in vista, anche se le pressioni del Fondo Monetario Internazionale per far tagliare al Governo le spese sulla previdenza rimettono tutto in discussione.
Francesco Boccia, che presiede la Commissione Bilancio della Camera, ha dichiarato che la questione dei Quota 96 verrà affrontata tra un anno, a Settembre del 2015, contemporaneamente all’ingresso della vasta platea di precari nella scuola (anche se Renzi non ha mai parlato finora di una soluzione di questo tipo).
Con il protrarsi di questa situazione si fanno sempre più ricorrenti le voci di coloro che pensano che il Governo in realtà stia solo prendendo tempo in attesa che i Quota 96 raggiungano i requisiti della legge Fornero e rientrino nel sistema pensionistico “normale” in modo naturale.
Intanto aumenta l’attesa per la legge di Stabilità e per il suo contenuto che dovrebbe integrare un’ampia parte della riforma pensioni 2014: Poletti ha parlato spesso del meccanismo della pensione anticipata e ha annunciato che dovrebbe anche esserci una norme che prevede l’annullamento delle penalizzazioni per alcune tipologie di precoci che accedono alla pensione anticipata prima di compiere il 62° anno d’età.
Purtroppo finché non c’è nulla di ufficiale bisognerà sempre rimanere pronti a cambiamenti, viste le continue richieste del revisore della spesa pubblica Cottarelli e del FMI di ridurre il monte spese previdenziale, la cui entità andrebbe rivista per riuscire a raggiungere ulteriori risparmi.