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A Cagliari un professore costringeva le sue allieve a far sesso con lui per poter alzare la media dei voti in matematica. L’insegnante, termine che forse non gli si addice poi così tanto, si è spinto fino a macchiarsi di uno stupro consumato in classe, sotto gli occhi atterriti dei compagni.
Marcello Melis era un insegnante di matematica. Le difficoltà legate alla sua materia, fondamentalmente ostile per tutti, potevano essere arginate facilmente; il professore infatti era generoso con i voti, almeno per quelle studentesse che accettavano di avere rapporti sessuali con lui.
L’uomo, nonostante tutto, ha conservato il suo posto di lavoro fino allo scorso anno. Il professore adottava questa tecnica già dal 2005, ma ha subito le prime denunce soltanto nel 2011. Oggi, all’inizio del nuovo anno scolastico, è stato finalmente costretto agli arresti domiciliari.
Tra le accuse, già abbastanza pesanti, gravanti sul conto del professore ci sarebbe però anche quella di stupro. Pare infatti che durante le ore scolastiche abbia usato violenza ad un’alunna, costringendone un’altra a controllare che nessuno si avvicinasse alla porta dell’aula.
Altre allieve, dietro ricatto, sono state costrette dal professore a prestazioni sessuali; una ad esempio ha dovuto assecondare il suo insegnante che diversamente avrebbe rivelato ai familiari le tendenze omosessuali della ragazza. Il reato risulta in questo caso ancora più detestabile.
Le lezioni del professore poi poco avevano a che fare con i numeri; il più delle volte Melis si trovava a spiegare alle sue alunne, anche con una certa dovizia di particolari, pratiche sessuali generiche e sado – maso. Fortunatamente l’uomo non potrà più insegnare, peccato che sciò non sia avvenuto prima.
