Con lo Sblocca Italia è arrivato anche nel nostro Paese il cosiddetto bonus sugli affitti (che però entrerà in vigore solo dopo un decreto interministeriale dei dicasteri di Infrastrutture e Finanze) che vede come beneficiari coloro che cedono in affitto un immobile entro 6 mesi dal momento del suo acquisto o della sua costruzione.
Il bonus sugli affitti consiste in una deduzione del 20% del prezzo di acquisto/costruzione fino a un massimo di spesa complessivo di 300.000 euro che verrà ripartita nell’arco di otto anni. Per godere di questo beneficio il proprietario dell’immobile deve cederlo in affitto entro 6 mesi dall’acquisto stipulando un contratto di locazione il cui importo non superi quello previsto per i contratti a canone concordato.
La locazione deve durare almeno otto anni (anche se non perde il diritto al bonus sugli affitti il proprietario che vede il contratto risolversi prima degli otto anni per cause a lui non imputabili, ma ancora ci sono degli aspetti da chiarire, ad esempio non si sa se gli 8 anni debbano essere coperti da un unico contratto o se possono essere raggiunti con la stipulazione di più contratti di locazione.
Gli immobili che possono portare a beneficiare del bonus sugli affitti sono quelli acquistati dall’1 Gennaio 2014 al 31 Dicembre 2017 e devono essere a destinazione residenziale, di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazione edilizia. Sono unità immobiliari che rientrano nelle categorie catastali da A/1 a A/11 ad esclusione delle categorie di lusso (A/1, A/8, A/9).
Ma ci sonoo ulteriori condizioni per poter ottenere il bonus sugli affitti: non devono esserci rapporti di parentela di primo grado (quindi del tipo tra padre e figlio) tra padrone e affittuario, l’immobile deve conseguire prestazioni energetiche di Classe A o B e i beneficiari possono essere solo persone fisiche che non esercitano l’attività commerciale.