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Corte Costituzionale: ancora fumata nera per i nuovi membri della Consulta

Corte Costituzionale: ancora fumata nera per i nuovi membri della Consulta

Il Parlamento in seduta comune non è ancora riuscito a trovare le intese per l’elezione dei candidati alla Corte Costituzionale: Luciano Violante e Donato Bruno stavolta sono andati vicino al quorum, ma i 530 e 529 voti che hanno incassato non sono ancora sufficienti (570 è il minimo).

Sul fornte del Csm invece qualcosa si muove: in sei hanno già ottenuto i voti necessari (Lagnini e Fanfani e Bene del PD, Leone del Ncd, Casellati di FI, Balduzzi di Scelta Civica). La nuova seduta è stata convocata per oggi pomeriggio alle 18:00, dopo che il premier Renzi avrà illustrato in Parlamento il suo programma dei Mille Giorni.

Brunetta e Speranza affermano che anche nelle votazioni di oggi si insisterà sui soliti nomi, continuando nella strategia che finché i numeri salgono si procede con quei candidati. A questo punto le forze politiche cercheranno di convincere di venire a votare coloro che non l’hanno fatto. Sono infatti 107 i parlamentari che non votano, la maggioranza dei quali appartengono al Movimento 5 Stelle e sarà difficile convincerli ad abbandonare la loro scelta di non votare mai per Bruno e Violante.

Non c’è quindi molto ottimismo: difficile che vengano raccolti i 40 voti necessari per ciascun candidato alla Corte Costituzionale, alcuni pensano che si possa arrivare a recuperarne una ventina, mentre i più pessimisti iniziano a pensare che, in caso di un ulteriore mancato raggiungimento del quorum, le candidature sarebbero a rischio.

Infatti è difficile che chi non riesce ad entrare nella Consulta dopo tre o quattro tentativi possa essere scelto dal Presidente della Repubblica; Napolitano infatti presto dovrà comunicare quali sono i suoi prescelti.

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