Il Giappone è stato interessato in mattinata (prime luci dell’alba in Italia) da uno sciame sismico di forte intensità; la scossa di terremoto più forte ha raggiunto una magnitudo pari a 5.6. Non si registrano danni evidenti agli edifici e alle centrali nucleari. Al momento si contano 5 feriti.
Sono le 12.28 in Giappone, circa le 5.28 in Italia, quando Tokyo e dintorni cominciano a vibrare a seguito del terremoto. Questi fenomeni nel paese sono molto frequenti; per questo i nipponici hanno costruito le loro città seguendo rigidi protocolli antisismici.
Non a caso nel nostro paese si è richiesto più volte l’intervento di architetti giapponesi che progettino i nuovi edifici tenendo conto dell’alta sismicità di alcune zone del sud Italia. I grattacieli in Giappone sono infatti costruiti con materiali elastici che ammortizzano i movimenti dettati dal terremoto.
Benché eventi del genere si verifichino spesso e nonostante gran parte del Giappone sia architettonicamente pensata per far fronte a questo genere di calamità, un po’ di paura serpeggia tra la folla. Si teme per sé stessi ed i propri cari, ma anche per l’eventualità di disastri nucleari.
In Giappone sono presenti infatti alcune centrali nucleari; è evidente che un terremoto può rappresentare un pericolo ecologico di proporzioni non indifferenti. Per fortuna, almeno così assicura la Tepco, nessuna di esse sembrerebbe aver riportato danni considerevoli.
Le agenzie meteo nipponiche hanno poi assicurato che allo stato attuale delle cose non è previsto che il terremoto si traduca in fenomeni di altra natura, quali ad esempio tsunami. Lievissimi i danni registrati a carico degli oggetti, soltanto 5 i feriti, tutti comunque non gravi.