La Corte di Giustizia europea ha deciso di respingere il ricorso presentato da Mastercard contro una sentenza del Tribunale europeo (che a sua volta confermava quanto deciso dalla Commissione) che dichiarava le commissioni interbancarie multilaterali contrarie al diritto della concorrenza.
Le commissioni interbancarie multilaterali (Cim) sono la somma che viene versata dalla banca del commerciante a quella dell’acquirente quando questo paga con le sue carte di credito. Le Cim non sono presenti in tutti i Paesi e la loro applicazione può avvenire in modalità diverse. Gli esercenti se le vedono addebitare come spese fatturate per l’utilizzo delle loro carte di credito e spesso il risultato è che il loro costo viene ricaricato sul prezzo finale del prodotto.
La Commissione ha dichiarato che le commissioni interbancarie unilaterali producono l’effetto di fissare una soglia alle spese fatturate e per questo costituiscono una restrizione alla concorrenza sui prezzi. Inoltre è stato dichiarato che le Cim non sono necessarie per il funzionamento del sistema Mastercard, che viene invitata ad adeguarsi a quanto deciso.
Secondo il portavoce del Commissario europeo alla concorrenza Almunia questo pronunciamento può essere considerato una grande vittoria per i consumatori europei che per troppo tempo hanno pagato delle commissioni ingiustificate e troppo alte.
Ovviamente Mastercard non è d’accordo e tramite le parole di Javier perez, il suo presidente per l’Europa, fa sapere che il parere della Corte di Giustizia è deludente, anche se sul loro modo di operare avrà un impatto praticamente nullo.
Mastercard assicura che rispetterà la sentenza (come già ha fatto a partire dal primo grado di giudizio che risale al 2007) e manterrà nel mercato europeo le commissioni interbancarie transfrontaliere ad una media ponderata dello 0,2% per il debito e dello 0,3% per il credito.