In Italia continua a crescere il numero delle persone senza un lavoro. Ad essere maggiormente colpiti sono i giovani, uno su tre è senza un impiego. Così, mentre in Germaniasi festeggia un tasso di disoccupazione ai minimi storici, ovvero al 6,7%, in Italia purtroppo si celebra si celebra l’esatto opposto. A dicembre dello scorso anno il tasso di disoccupazione è salito all’8,9% in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a novembre e di 0,8 punti percentuali su base annua con una crescita, quindi, del 10,9%.
Se prendiamo in considerazione le serie storiche trimestrali in Italia, per ritrovare un tasso di disoccupazione così alto bisogna tornare in dietro nel tempo fino al terzo trimestre del 2001. Questo è quanto dichiaratodall’Istat che ha evidenziato che il numero delle persone senza lavoro in Italia ha raggiunto quota 2 milioni e 243mila persone: si tratta di 1,243 milioni di uomini e un milione di donne. A livello europeo, fra dicembre 2010 e dicembre 2011, il tasso di disoccupazione maschile è aumentato dal 9,7% al 10,2% nell’Eurozona e dal 9,5% al 9,8% nella Ue; il tasso femminile da 10,3% a 10,6% e da 9,6% a 9,9%.
Questi dati preoccupano enormemente l’Unione europea.
Un portavoce della Commissione Europea ha annunciato: “Dobbiamo agire ora, è inaccettabile che ci sia un livello così allarmante di giovani senza lavoro”, mentre Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, ha inviato una lettera agli otto paesi con il livello di disoccupazione giovanile più alto, tra questi l’Italia, auspicando l’uso di fondi europei per favorire l’ingresso ai giovani al mondo del lavoro.Barroso informa gli Stati che già dal mese di febbraio, delle squadre di esperti in materia di occupazione giovanile saranno inviati negli otto Paesi interessati. Le lettere inviate da Barroso seguono la dichiarazione congiunta adottata nella nottata dal summit Ue che fissano nuovi obiettivi per favorire l’occupazione giovanile.