Il caso di Daniza, non è una novità, ha sconvolto il web. Forse anche per questo motivo la Guardia Forestale ha chiesto che venissero aperte delle indagini specifiche e Gianluca Galletti, Ministro dell’Ambiente, ha già mostrato il suo interessamento in proposito.
Daniza era un’orsa che, giudicata pericolosa, sarebbe dovuta essere catturata e trasportata in strutture più consone a lei. Dopo essere stata sedata però è morta. L’autopsia eseguita ieri sull’animale ha accertato che il decesso è avvenuto a seguito dei narcotici somministrati.
L’esemplare faceva parte di un progetto degli enti per la tutela dell’ambiente ed è stato uno dei primi a colonizzare le montagne di Trento. Il progetto di cui Daniza faceva parte si occupava infatti di ripopolare della flora e della fauna originarie alcune zone d’Italia.
Oltre che il naturale dispiacere che segue alla morte di un animale, a turbare le coscienze collettive sarebbe la consapevolezza che l’orsa è stata giudicata minacciosa soltanto perché, come ogni madre, ha provato a proteggere i suoi cuccioli da qualcosa di pericoloso; l’uomo. Aveva ragione.
Tutti questi elementi uniti tra loro non potevano che destare l’attenzione degli enti garanti dell’ambiente. Le Guardie Forestali ad esempio hanno subito avviato le indagini attraverso cui si appurerà se nei confronti di Daniza è stato commesso o meno il reato di maltrattamento di animale.
Le Guardie ipotizzano inoltre che l’orsa possa essere stata uccisa senza un vero motivo. Ciò implicherebbe la volontarietà di somministrare un narcotico potenzialmente pericoloso e la non accidentalità della morte di Daniza. Ad interessarsi del caso anche Gianluca Galletti.
Il Ministro dell’Ambiente, superando tutte le inevitabili polemiche sull’accaduto, ha puntato l’attenzione sulla sorte dei cuccioli di Daniza che, ormai soli al mondo, andranno tutelati e accompagnati nella crescita. Chissà se diventare adulti significherà anche per loro essere ritenuti pericolosi.