La riforma giustizia preparata dal Ministro Orlando fa ancora discutere e i toni si fanno sempre più accesi, con l’aumento delle iniziative (promosse soprattutto dai Radicali, ma non solo) che spingono affinché arrivino nuove norme straordinarie su amnistia e indulto.
Sul testo della riforma della giustizia sono arrivate le critiche dei giudici di pace (che hanno già annunciato un loro sciopero) e l’Associazione Nazionale dei Magistrati (la risposta data da Renzi durante la puntata del programma Porta a Porta farà sicuramente discutere).
Sulle critiche si è esposta anche il Ministro Boschi che ha detto che la riforma giustizia è ampia e porterà ad avere processi che si concludono entro l’anno (come avviene nel resto d’Europa) e allo smaltimento degli arretrati; inoltre, aggiunge la Boschi con un po’ di ironia, visto che si lamentano sia Berlusconi che i magistrati forse è stato fatto un buon lavoro.
Proprio nella città del Premier, Firenze, era prevista per oggi una manifestazione (seguita da una conferenza stampa) di denuncia delle condizioni di sovraffollamento delle carceri e della scarsa tutela dei diritti dei carcerati.
La Commissione Giustizia del Senato procederà in questi giorni all’esame congiunto dei quattro diversi disegni di legge (firmati dai senatori Compagna, Manconi, Buemi e Barani) sulla concessione di amnistia e indulto presentati nei mesi scorsi dopo la sentenza della Corte Europea sul caso Torreggiani e gli inviti del Presidente della Repubblica Napolitano ad attuare provvedimenti di clemenza.
L’argomento di amnistia e indulto torna purtroppo di attualità dopo l’ultimo tentativo di suicidio (fortunatamente sventato dall’intervento della polizia penitenziaria) avvenuto due giorni fa nel carcere di Torino, ennesima dimostrazione della situazione di enorme disagio che vivono i detenuti e coloro che svolgono il loro dovere ponendosi al servizio della collettività.