Renzi: meno tasse sul lavoro con legge di stabilità

Nella puntata di ieri di Porta a Porta il Premier Matteo Renzi ha fatto una promessa: la legge di Stabilità 2015 porterà una nuova riduzione del costo del lavoro; il modo su cui verrà operata è ancora da decidere (le soluzioni dell’Irap e quella contributiva hanno entrambe vantaggi e svantaggi), ma si sa che verrà finanziata con i tagli alla spesa (che inizialmente potrebbero portare qualche difficoltà a causa del minor denaro messo in circolazione).

Il Pil rimane ancora intorno allo zero, ma la mancanza di crescita non frenerà la legge di Stabilità: confermati i 20 miliardi di risparmi con contributo in misura del 3% per ogni ministero (ma senza tagli lineari) che permetteranno, tra le altre cose, l’ampliamento dei beneficiari degli 80 euro e la riduzione delle tasse sul lavoro.

Sulla possibilità dello sblocco degli stipendi dei dipendenti pubblici e in particolar modo delle forze di polizia Renzi ha detto di essere fiducioso che i soldi necessari vengano trovati, ma pretende che i toni delle proteste vengano smorzati e che i veti vengano messi da parte.

Il taglio dei tassi deciso dalla BCE potrebbe essere la misura in grado di dare una svolta all’economia dell’Europa se finalmente le banche daranno i fondi alle imprese; su questo argomento Renzi promette di vigilare, anche sulla base dell’accordo “del tortellino” con gli altri leader laburisti europei.

Sulle critiche dell’ANM riguardo la riforma della giustizia (definita come frutto di compromessi, piena di slogan e con logiche appartenenti al passato) il premier ha ribattuto dicendo che la porterà avanti, con la riduzione delle ferie e della responsabilità civile dei magistrati.