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Il ritorno di Hercule Poirot: gli eredi della Christie sfruttano i diritti d’autore

Il ritorno di Hercule Poirot: gli eredi della Christie sfruttano i diritti d’autore

Gli eredi di Agatha Christie hanno deciso di resuscitare Hercule Poirot. Il ritorno dell’investigatore belga e delle sue “celluline grigie” è stato affidato a Sophie Hannah. I discendenti della scrittrice sfruttano quindi in questo caso l’ereditarietà dei diritti d’autore.

In pochi sanno che, nonostante le abbia regalato fama e denaro, Hercule Poirot era uno dei personaggi meno amati dalla sua autrice, l’indimenticabile Agatha Christie. Forse per questo motivo la scrittrice decise di mettere fine alle sue indagini ritraendolo dapprima malato e poi morto.

La sue avventure quindi, così come il suo ciclo vitale, avrebbero dovuto chiudersi definitivamente nel 1975, anno in cui Agatha Christie diede alla stampa il romanzo in cui il buon Poirot lasciava i suoi più fedeli lettori. L’anno dopo la scrittrice morì, ed insieme a lei la ricetta per scrivere un buon giallo.

I diritti d’autore, come non tutti sanno, sono ereditabili. Per questo i discendenti di Agatha Christie hanno tutto il diritto legale, magari non quello morale e letterario, di commissionare a Sophie Hannah delle nuove storie che vedano Poirot protagonista di gialli apparentemente irrisolvibili.

Del resto un simile destino è toccato di recente ai colleghi Sherlock Holmes e James Bond. Sophie Hannah ha quindi portato a termine la sua fatica letteraria; il romanzo giallo Tre Stanze per un Delitto, oggi per la prima volta in commercio nelle librerie.

Secondo una fetta della critica il romanzo, sicuramente ben strutturato e pienamente rispondente ai canoni del giallo, non avrebbe saputo catturare l’anima di Poirot, tanto vivida negli scritti della Christie. Le minestre riscaldate non piacciono a nessuno, nemmeno ai critici letterari.

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