Il Chiostro Bramante di Roma accoglierà, a far data dal 20 settembre, alcune opere di Escher. Le incisioni dell’autore, noto per le sue realizzazioni geometriche e le illusioni ottiche che ne impreziosiscono le opere, resteranno qui in esposizione fino al 22 febbraio dell’anno prossimo.
La mostra è stata organizzata grazie alla preziosa collaborazione di Federico Giudiceandrea, possessore di molte delle 150 opere che verranno esposte a Roma. Scopo dell’evento sarà, oltre la semplice fruizione delle opere, rendere tutti maggiormente consapevoli della poetica di Escher.
L’incisore olandese, ha basato la sua concezione artistica su un’idea di bellezza armonica, quasi geometrica, non sempre facile da scorgere nelle sue opere. Una volta noto ciò però Esher ci appare al contempo estatico ed illusorio, razionale ed illogico.
Studi approfonditi effettuati prima della mostra e appunti lasciati in merito dallo stesso Escher, danno oggi modo agli esperti del settore di affermare con certezza che molti dei paesaggi di cui l’autore cerca di cogliere l’anima e la bellezza nascosta da una visione onirico – geometrica, sarebbero italiani.
Data la tendenza alla rappresentazione illusoria e a volte astratta, però in pochi sono in grado di riconoscere i paesaggi ritratti. La mostra prende il nome di “Escher“. Si è deciso infatti di non intitolarla in maniera più altisonante per mantenere un accordo con l’apparente linearità delle opere.
Escher infatti, benché di origini olandesi, visse per qualche tempo nel nostro paese ed ebbe modo di apprezzare, forse più di quanto non siamo soliti fare noi, gli incantevoli paesaggi che l’Italia sa offrire a chiunque la guardi anche soltanto distrattamente. Spetta a noi ora riconoscerli.