Renzi propone segreteria unitaria PD

Per l’intervento conclusivo della Festa dell’Unità di Bologna il palco era tutto a disposizione del Premier Matteo Renzi, che (dopo aver sottolineato l’importanza del PD visto come una speranza in tutta l’Europa, confermato la voglia di cambiare l’Italia con le riforme e respinto le lezioni di quei tecnici che hanno definito un errore il bonus degli 80 euro) ha lanciato la sua idea della segreteria unitaria.

La proposta del segretario del PD arriva perché lui ha ammesso di potercela fare da solo, perché non sono accettabili i veti e non si può sprecare tempo a litigare. Nel progetto renziano la segreteria unitaria dovrebbe nascere l’11 settembre e comprenderà tutte le diverse componenti del PD in modo che le responsabilità siano in capo a tutti.

Immediate le reazioni degli altri esponenti del PD che nei giorni passati avevano un criticato la conduzione dell’attuale segretario e Premier: Bersani ha detto che la parola unitaria gli piace, ma bisogna vedere come la si intende. Gianni Cuperlo, dopo aver espresso la sua condivisione alle parole di D’Alema, chiede che all’interno del partito venga riportato quel senso di responsabilità che non faccia recepire il pluralismo e le critiche come un reato di lesa maestà.

Anche il deputato Pippo Civati ha espresso la sua speranza che le opinioni diverse vengano ascoltate, perché se si considera eversore o antipatico chi non è d’accordo non si può andare molto avanti: non deve esserci una sola voce, ma le questioni difficile dell’attualità vanno affrontate e discusse dal partito, anche da chi non è nell’entourage di Renzi.