Ferdinand Von Schirach, Tabù: trama e recensione di un thriller

Ferdinand Von Schirach è un avvocato con il pallino della letteratura; suo ultimo lavoro è Tabù, un thriller di cui forniamo qui la trama ed una breve recensione. La vocazione per il genere giallo rimanda ad esperienze personali; l’autore è uno dei maggiori penalisti operanti in Germania.

Tabù non è soltanto il titolo del romanzo. In psicanalisi, e di riflesso in letteratura, questo termine indica qualcosa di mistico – sacrale, un divieto, un limite invalicabile. Sebastian, protagonista della storia, purtroppo si trova nella condizione di dover abbattere tutte le sue censure mentali.

Assistendo da bambino al suicidio del padre, perde il tabù del modello maschile infallibile ed incrollabile, ma anche quello religioso della sacralità della vita. Viene privato in parte dell’idea, tutta derivante da primordiali istinti biologici, della necessità di curare e rispettare il corpo.

Sebastian cresce con un equilibrio psichico precario. Cerca quindi di lenire le sue piaghe interiori dandosi all’arte, alla fotografia. Le sue opere risentono dei tabù che, morendo suicida, il padre ha infranto per lui. Non a caso cercano tutte di dimostrare che verità e realtà non sono sinonimi.

Le foto di Sebastian, spesso dei nudi, studiano da vicino la bellezza e la sessualità e conducono tutte verso un’unica convinzione, spesso presente nel mondo della letteratura; l’uomo è solo. Un nuovo tabù entrerà nella vita del protagonista; una giovane donna, sua conoscente, viene assassinata.

Sebastian viene ritenuto colpevole. In realtà della presunta vittima non si trova nemmeno il corpo. L’uomo è comunque chiamato a difendersi. L’avvocato che Sebastian sceglierà di ingaggiare assumerà un ruolo molto importante nella vita dell’uomo, a prescindere dall’esito della causa…