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Il confronto sulla riforma pensioni 2014 continua, con le ipotesi della pensione anticipata e del prestito pensionistico che prendono sempre più forma e la necessità da parte del Governo di rivedere le regole fissate dalla legge Fornero.
Pierpoaolo Baretta, sottosegretario del Ministero dell’Economia, spiega in un’intervista che per ora non sono previsti interventi di taglio sul sistema delle pensioni, ma c’è la volontà di lasciare la libertà al lavoratore di uscire dal mondo del lavoro con un po’ d’anticipo.
Ma prima di mettere in pratica gli strumenti delle pensioni anticipate è necessario risolvere definitivamente la questione dei lavoratori esodati e dei Quota 96 (esclusi dalla riforma PA del Ministro madia) per i quali, spiega Baretta, sarà possibile fare qualcosa.
Il meccanismo della pensione anticipata potrebbe essere visto come una sorta di operazione di scambio: chi lascia il lavoro prima sa che rinuncia ad una piccola parte della pensione; questa è una delle proposte al vaglio del Governo ed è quella per cui si batte Baretta, che si dice contento che il bonus degli 80 euro verrà mantenuto per chi prende meno di 1500 euro al mese e, nell’ambito di un’ottica triennale, verrà allargato anche ai pensionati.
L’appoggio alla proposta della pensione anticipata arriva anche da Forza Italia attraverso le parole del capogruppo alla Camera Brunetta che, intervistato a Cernobbio al Forum Ambrosetti, riguardo alla riforma pensioni sottolinea la necessità di maggiore flessibilità in entrata e uscita, oltre al superamento dell’articolo 18 e a operazioni di detassazione e decontribuzione dei nuovi assunti. In fondo sono cose che chiede anche l’Europa.
