In un piccolo paese in provincia di La Spezia, Levanto, è stato oggi ripescato in mare il cadavere di un uomo. Al momento, nonostante siano già partite le indagini in proposito, se ne sconosce ancora l’identità, l’orario e la causa della morte.
E’ una mattina come tante a Levanto. Il paese, la cui economia si fonda in buona parte sulla pesca, vede già i primi uomini armati di lenza ed esche affollare le spiagge e solcare i mari. Qualcosa turba d’un tratto la serenità di quei luoghi e di quelle ore; un cadavere che galleggia sulle onde.
Immediatamente alcuni pescatori, i primi ad avvistarlo, chiamano i soccorsi ed i Carabinieri. Giunti sul posto, gli agenti hanno potuto constatare che il cadavere apparteneva ad un uomo di mezza età. Sul suo corpo non erano inoltre presenti segni di colluttazione o indizi di alcun tipo.
Data l’impossibilità di risalire all’identità del cadavere, i Carabinieri hanno organizzato una verifica presso gli hotels della costa ligure. Scopo dell’operazione quello di confrontare i dati in possesso dell’Arma con quelli di eventuali turisti di cui sarebbe stata denunciata la scomparsa.
Almeno per il momento però non parrebbero esserci stati riscontri positivi in tal senso. Non resta altra strada da percorrere quindi se non quella dell’autopsia; in questo modo si potrebbe infatti individuare la causa della morte o qualche indizio utile per risalire all’identità del cadavere.
Ad un primo esame il medico legale ha stabilito che l’uomo sarebbe rimasto nelle acque del Mar Ligure per un massimo di 12 ore. Sia per le condizioni del cadavere che per il punto in cui è stato ritrovato, è possibile escludere che la morte sia sopravvenuta a seguito di una caduta.
Unico indizio al momento nelle mani dei Carabinieri sembrerebbe essere una carta di credito ritrovata nei pressi del cadavere. Con buona probabilità si potrà risalire all’identità dell’uomo sfruttando le informazioni in essa contenute. Si attendono aggiornamenti nei prossimi giorni.