Tra le novità previste dalla riforma dell’ISEE, dal primo luglio il pagamento ticket sanitario relativo a spese per farmaci e visite mediche non sarà più regolato dall’autocertificazione, ma dalle fasce di reddito fornite direttamente dall’Agenzia delle Entrate (e quindi indipendenti sia dai medici che dai farmacisti).
Sarebbe quindi una cosa giusta controllare che il sistema della propria tessera sanitaria sia correttamente attivo e con i dati aggiornati (altrimenti potrebbe capitare di pagare il ticket di fasce di reddito diverse da quella reale, con il rischio di pagare anche più del dovuto).
Il pagamento ticket sanitario attualmente può essere effettuato direttamente in farmacia per l’acquisto di alcuni farmaci oppure tramite bollettino postale o direttamente nelle strutture sanitarie in caso di visite specialistiche, diagnostiche o in pronto soccorso (solo per le visite identificate con il codice bianco, cioè prive del carattere di urgenza).
Tra le novità introdotte ce ne sono alcune che riguardano l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario: chi ha più di 65 e meno di 6 anni non è più tenuto a pagare alcuna tassa sulle prestazioni mediche, così come i disoccupati, i senza reddito, le persone con la pensione minima, le donne in stato di gravidanza, le vittime di violenza e coloro che sono affetti da patologie gravi, croniche o rare.
Per rimanere informati su come pagare il ticket o sulla possibilità di richiedere la certificazione per l’esenzione dal pagamento si può telefonare o recarsi presso le aziende sanitarie locali oppure controllare sui loro siti internet, dove sarà possibile trovare le indicazioni più aggiornate su come comportarsi.