La chiusura del calciomercato ha sottolineato una volta di più la perdita di prestigio da parte del nostro campionato: mentre da altre parti si concludevano i colpi Falcao (in prestito al Manchester United per cifre oggettivamente assurde), Blind, Negredo e Welbeck (giusto per citarne alcuni), in Italia l’operazione principale è stata il passaggio di Bonaventura al Milan.
L’ex atalantino si trasferisce in rossonero dopo una trattativa lampo imbastita in tutta fretta da Galliani dopo che Zaccardo, rifiutando il trasferimento al Parma, aveva fatto saltare lo scambio che avrebbe portato Biabiany alla corte del Diavolo. Dopo il trasferimento di Bonaventura al Milan, l’Atalanta sostituisce il suo ex numero 10 con el Papu Gomez dal Metalist, che rientra in Italia dopo l’esperienza catanese.
Tra le altre operazioni sono da sottolineare quella che ha portato il difensore del Manchester City Micah Richards alla Fiorentina e quella che ha trasferito Mapou Yanga-Mbiwa dal Newcastle alla Fiorentina; entrambi i giocatori arrivano in prestito.
Richards è un terzino destro (non gioca praticamente da due anni, ma detiene ancora il record del più giovane difensore che è stato convocato nella nazionale inglese), mentre Yanga-Mbiwa è un roccioso difensore centrale che può adattarsi a giocare sia da terzino che da mediano davanti la difesa.
Ha stupito l’immobilismo dell’Inter che nella giornata di chiusura del mercato si è limitata a perfezionare alcune operazioni in uscita (la più importante quella di Alvarez al Sunderland), rimanendo un po’ bloccata dalla mancata cessione di Guarin, che resta così a disposizione di Mazzarri.
Continua l’operazione nostalgia del Verona, che aggiunge alla sua rosa l’attaccante argentino Saviola: con el Conejo e Rafa Marquez al Bentegodi si riforma una coppia che nella prima metà degli anni 2000 era protagonista nel Barcellona.