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Le vacanze si avvicinano alla fine e coloro che hanno superato a giugno l’esame di maturità e intendono proseguire gli studi stanno per fare la conoscenza delle tasse universitarie.
Solitamente le tasse universitarie vengono suddivise in due rate: la prima ha un importo che varia in base alla facoltà ed è identico per tutti gli studenti (eccezion fatta per i disabili e coloro che fanno domanda per le borse di studio) e si paga al momento dell’immatricolazione; la seconda rata invece ha un importo stabilito in base alla fascia di reddito a cui appartiene lo studente.
Le fasce di reddito vengono stabile in base al documento dell‘attestazione Isee rilasciato dal CAF e che tutti gli studenti (inclusi quelli che sono esonerati dal pagamento delle tasse) devono presentare. L’Isee tiene inconsiderazione diversi parametri, tra cui il reddito della famiglia, il numero dei componenti e le eventuali ulteriori iscrizioni all”Università.
Dopo aver compilato il modulo e stabilito a quale fascia di reddito appartiene, lo studente può pagare presso una banca convenzionata con l’Ateneo il bollettino (alcune Università possono adottare delle modalità di pagamento alternative come ad esempio i portali telematici).
Le tasse universitarie relative agli anni successivi al primo anno di solito vengono inviate direttamente a casa dello studente. Gli studenti fuoricorso pagano delle tasse maggiorate di una percentuale che in base al reddito può variare dal 25% al 100%. I pagamenti effettuati in ritardo possono portare all’applicazione di una mora.
Dopo aver scelto a quale facoltà iscriversi lo studente deve quindi informarsi sulle scadenze e ugli importi da pagare: collegarsi ai siti degli Atenei è la cosa più semplice ed immediata per trovare le giuste informazioni sempre aggiornate.
