Si avvicina l’inizio dell’anno scolastico e in questo periodo, tra scadenze fiscali, pagamento delle bollette ed acquisto dei libri scolastici le famiglie possono trovarsi in situazioni di difficoltà: per questo in parecchie zone del territorio nazionale sono previsti dei bonus istruzione (agevolazioni, sconti, detrazioni o contributi) per aiutare i ragazzi appartenenti alle famiglie a basso reddito.
Le agevolazioni vengono concesse in base a criteri stabiliti localmente, con parametri decisi a seconda dei casi dalle Regioni o da Comuni. I bonus istruzione sono validi per tutti i gradi scolastici (dall’asilo nido all’università) e possono riguardare le rette mensili o le tasse annuali, le mense e i buoni pasto, gli abbonamenti ai trasporti e gli acquisti dei libri di testo.
Alla base dei criteri con cui gli enti locali decidono gli accessi agli aiuti o alle prestazioni c’è il parametro ISEE, cioè l’indicatore della situazione economica equivalente.
Anche se non è stato emanato il provvedimento attuativo delle nuove direttive che rivoluzioneranno lo strumento dell’Isee (e quindi sono ancora valide le regole del 2013), sarebbe giusto verificare con le istituzioni locali competenti i tetti di reddito considerati e le entità del contributo.
Per calcolare l’Isee bisogna recarsi presso un Centro di Assistenza Fiscale muniti di documento di identità, tessera sanitaria, codice fiscale ed eventuale contratto di locazione; servono inoltre lo stato di famiglia e i tesserini fiscali e sanitari di tutti gli appartenenti al nucleo familiare.
Vanno comunicate anche le informazioni patrimoniali come saldo dei conti correnti, titoli di Stato, azioni, assicurazioni e le informazioni immobiliari come dichiarazioni Ici e visure catastali. L’Isee viene poi calcolato come il rapporto tra la situazione economica e il valore del parametro che dipende dalla scala di equivalenza in base al numero dei componenti della famiglia.
Per conoscere quali sono le agevolazioni e i bonus istruzione a cui si può accedere bisogna controllare i siti web degli enti locali interessati.