Mercoledì scorso il ministro Madia ha firmato la circolare che prevede il taglio delle prerogative sindacali nella Pubblica Amministrazione: con lo scopo di razionalizzare e ridurre la spesa pubblica i permessi sindacali verranno tagliati del 50% a partire dal prossimo primo settembre.
La circolare elenca anche diverse precisazioni: la decurtazione non viene applicata se l’associazione sindacale è titolare di un unico distacco; alle riunioni sindacali indette dall’amministrazione potrà partecipare un solo rappresentante delle forze di polizia e dei vigili del fuoco per associazione sindacale.
Se le organizzazioni sindacali non restituiranno il corrispettivo economico delle prerogative sindacali fruite in più rispetto a quelle spettanti nell’arco dell’anno, l’amministrazione, secondo le previsioni negoziali e contrattuali ordinarie, compenserà l’eccedenza nell’anno successivo, detraendo il numero di ore dal monte-ore che spetta alle singole associazioni sindacali.
Entro il 31 agosto tutte le associazioni sindacali dovranno far pervenire alle amministrazioni la comunicazione della revoca dei distacchi sindacali non più spettanti. I distacchi sindacali sono i periodi (più lunghi rispetto ai classici permessi sindacali) durante i quali il dipendente statale assume un ruolo di rappresentanza sindacale senza perdere il proprio posto di lavoro.
Nella comunicazione, il ministro Madia precisa che i dirigenti sindacali che subiranno la revoca rientreranno nelle amministrazioni nel rispetto del contratto collettivo nazionale sulle prerogative sindacali e delle altre norme di tutela.
La nota è stata diramata a soli due giorni di distanza dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della conversione in legge del dl di riforma della Pubblica Amministrazione che ha causato non poche discussioni nei giorni passati.