È comparsa da qualche giorno sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze la guida per poter utilizzare lo strumento online per la certificazione dei crediti vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni. Cerchiamo di capire quali sono i requisiti e come poter utilizzare la piattaforma per la certificazione dei crediti verso PA.
Per prima cosa individuiamo quali sono i crediti che possono essere certificati: sono quelli relativi a somme dovute dalle PA per forniture, somministrazioni, prestazioni professionali e appalti. Parliamo quindi di crediti commerciali vantati nei confronti di Regioni e Province autonome, enti locali, enti del Servizio Sanitario Nazionale, le Camere di commercio, artigianato, industria e agricoltura e le loro associazioni.
Il creditore dà inizio alla procedura presentando l’istanza per la certificazione dei suoi crediti verso PA utilizzando la Piattaforma elettronica. Se entro 30 giorni la PA non provvede al rilascio della certificazione, il creditore può utilizzare nuovamente la piattaforma online per chiedere all’Ufficio centrale di bilancio o alla Ragioneria dello Stato la nomina di un commissario che provvederà al rilascio della certificazione, che indica anche la data entro cui la PA deve dar luogo al pagamento.
Una volta ottenuta la certificazione, il creditore può scegliere tra due possibili opzioni: può attendere il pagamento effettuato dalla PA entro la data indicata nella certificazione del credito oppure può utilizzare immediatamente la somma certificata. Questa seconda opzione può essere attuata in due modalità: o recandosi presso una banca o intermediario finanziario per cedere il credito ottenendo in cambio un’anticipazione della liquidità, oppure utilizzando il credito per compensare un debito verso l’Agenzia delle Entrate sfruttando il modello F24 online.
Per poter presentare l’istanza di certificazione dei crediti verso PA, il creditore deve prima accreditarsi per accedere alla Piattaforma online. Le società o ditte individuali possono richiedere direttamente le credenziali di accesso dopo aver mandato i dati personali tramite PEC, mentre le persone fisiche dovranno prima recarsi presso la PA debitrice per un riconoscimento.
Una volta ottenuto l’accreditamento si può procedere all’istanza di certificazione del credito, indicando nel modulo (precompilato nella parte dei dati dell’utente) la PA debitrice e inserendo il dettaglio delle fatture a cui il credito di riferisce.
Dopo le verifiche, sarà la stessa PA (o il commissario se questa non provvede entro 30 giorni) a certificare che il credito sia insussistente o inesigibile (anche parzialmente) oppure sia certo, liquido ed esigibile, e il creditore ne riceve la notifica al proprio indirizzo PEC. La piattaforma online permette comunque di monitorare in ogni momento lo stato di avanzamento della pratica.