Nei pressi del Torrente Gesso (Borgo San Dalmazzo, Cuneo) è stato consumato un terribile omicidio di cui soltanto oggi si ha notizia; gli assassini si sarebbero inoltre macchiati anche del reato di occultamento di cadavere, nascondendo il corpo della vittima nella sabbia.
Resta ancora ignota l’identità dell’uomo ucciso e sepolto sotto la sabbia nel cuneese. I suoi resti, ormai in avanzato stato di decomposizione, non permettono infatti l’identificazione della vittima. A rendere ulteriormente complesso il riconoscimento del cadavere c’è anche altro.
La vittima, è possibile affermarlo con certezza anche se non è stata ancora eseguita l’autopsia, è stata uccisa da un colpo d’arma da fuoco indirizzato al volto. Ciò, ovviamente, ne ha alterato le fattezze rendendone il viso irriconoscibile a prescindere dallo stato di decomposizione del cadavere.
Secondo i primi rilevamenti è possibile affermare che la morte della vittima sia avvenuta qualche mese fa e che, molto probabilmente, l’omicidio sia avvenuto da tutt’altra parte. Successivamente gli assassini avrebbero scavato una buca poco profonda e avrebbero occultato il cadavere nella sabbia.
L’uomo era incappucciato e totalmente avvolto in un drappo di nylon. Questi particolari e la morte avvenuta a seguito di un colpo esploso in faccia da distanza ravvicinata, lasciano pensare ad una vera e propria esecuzione mafiosa; un regolamento di conti o una ritorsione, non è dato ancora saperlo.
I Carabinieri, almeno per il momento, non escludono altre piste giudicate meno probabili. Entro domani verrà eseguita l’autopsia sul misterioso cadavere rinvenuto nella sabbia a Borgo San Dalmazzo. Le indagini inerenti l’omicidio sono state affidate alla Procura di Cuneo.