Blocco pensioni anticipate: Damiano critica Governo

Continuano le polemiche per la recente condotta del Governo sull’argomento pensioni anticipate; nonostante la difesa dei componenti dell’Esecutivo che rimandano a fine agosto la chiusura delle questioni rimaste aperte con nuovi provvedimenti in deroga alla legge Fornero.

Cesare Damiano si è detto sconcertato da quanto accaduto, con il Governo che chiede la fiducia alla Camera su un decreto e poi lo cambia al Senato per poi sperare che il nuovo testo torni alla Camera e venga tranquillamente ratificato.

È inammissibile, ha proseguito il presidente della Commissione Lavoro che un Ministro si affidi ai pareri della Commissione di merito e poi abbandoni il percorso per sposare la tesi della Ragioneria di Stato (e del commissario per la revisione della spesa Carlo Cottarelli).

Damiano non ha remore ad usare le parole “scandalo” e “imbarazzo” e, auspicandosi che davvero venga trovata una soluzione a questi problemi, chiede un confronto immediato con i rappresentanti del Governo Renzi per poter capire come intende procedere, magari prima che il testo venga ratificato.

Intanto la strada delle pensioni anticipate sembra essere l’unica percorribile per risolvere le delicate questioni come la Quota 96 e il problema dei lavoratori precoci che sono stati elisi dal ddl dopo il passaggio da Camera a Senato.

Il reale problema è che sarà veramente difficile riuscire ad organizzare dei provvedimenti a livello strutturale come promesso dal ministro Madia (che ha assicurato che verranno affrontati i temi previdenziali che non sono stati approvati al Senato perchè non c’erano più le condizioni per portarli avanti) e dal ministro Poletti rimanendo all’interno dell’organismo costruito della legge Fornero.