Gli ultimi aggiornamenti provenienti dalla Striscia di Gaza parrebbero finalmente portare un po’ di speranza per quelle terre in cui la guerra è diventata ormai la più triste delle consuetudini; Israele infatti si dichiara pronto a concedere una piccola tregua e intanto procede al ritiro dei contingenti militari.
Sia chiaro; Israele non ha deciso di ritirarsi o di trovare un accordo di pace con la Palestina. Lo testimonia l’ennesimo attacco ad una scuola gestita dall’ONU. A Rafah infatti la giornata è iniziata con 10 morti evitabili e con gli ennesimi moniti di pace delle Nazioni Unite.
Anche gli USA hanno ricordato ai due paesi di sforzarsi per ridurre al minimo il numero delle vittime civili del sanguinoso confronto bellico. Israele ha prontamente risposto che l’ultimo raid sulla scuola di Rafah è servito a catturare tre terroristi provenienti dalla Palestina.
Di contro il continuo lancio di razzi su Tel Aviv e dintorni non dà tregua ai civili israeliani. Intanto Israele afferma di aver totalmente distrutto la complessa rete di tunnel sotterranei che i terroristi provenienti dalla Palestina utilizzerebbero per danneggiare il paese.
Ciò significa che, almeno per il momento, Israele ha deciso di ritirare buona parte delle truppe dalla Striscia di Gaza. Questo forse allo scopo di ridistribuire le forze militari nelle zone di confine o probabilmente di creare delle aree cuscinetto che possano attenuare le azioni belliche della Palestina.
Israele infine annuncia la possibilità di dare vita ad una nuova mini tregua di cui non si hanno ancora notizie più dettagliate. Il paese sembrerebbe dover affrontare una moderata crisi dei poteri all’interno dei propri confini. La Palestina non replica nell’attesa di avere le idee più chiare sui piani dei nemici.