Ieri con l’approvazione dell’articolo due del ddl Boschi sul Senato dei 100 sono caduti anche tutti gli emendamenti aggiuntivi sull’elezione a suffragio diretto e universale dei senatori. 194 i voti favorevoli (contro 26 contrari e otto astenuti), ma al momento del voto gli esponenti di Lega e Movimento 5 Stelle erano assenti.
Con la modifica approvata ieri, il nuovo Senato sarà formato da 100 componenti, di cui 95 scelti dai consigli regionali e 5 scelti dal Presidente. La maggioranza ha accolto con un fragoroso applauso il sì definitivo. Le votazioni riprenderanno lunedì: l’Aula ha approvato il nuovo calendario proposto dalla conferenza dei capigruppo nonostante la contestazione al grido di Vergogna! da parte del M5S.
Grillo affonda: per lui il Paese sta diventando più antidemocratico anche dell’epoca fascista, con un Parlamento di nominati che a sua volta nomina il Csm. Airola (sempre M5S) risponde duramente alla battuta di Esposito del PD (che affermava che con i grillini al mare la democrazia si muove più spedita) e accusa gli esponenti della maggioranza di essere servi di Renzi e i cialtroni del governo.
Va comunque avanti il piano di Renzi, che prevedeva la chiusura delle votazioni sui primi due articoli del ddl Boschi entro questa settimana per poi discutere con le opposizioni eventuali modifiche e procedere con gli altri disegni di legge (PA e Competitività). Anche il ministro Boschi aveva confermato la disponibilità del Governo al confronto e al dialogo sulle questioni rimaste aperte e incluse negli articoli successivi al due.
Intanto oggi il Governo ha incassato la sua diciassettesima fiducia sul decreto carceri che diventa legge con 162 voti favorevoli, 39 contrari e nessun astenuto.