A quanto pare le parole che sentiamo spesso (no al muro contro muro, più dialogo, abbassiamo i toni) non vengono ascoltate o vengono pronunciate senza crederci: ieri sera il caos al Senato ha raggiunto livelli incredibili, con cori da stadio, fischietti, striscioni e tumulti che hanno portato ad un malore per il leghista Consilio e un problema al braccio per Bianconi del Ncd.
Alle 23:34 Grasso chiude la seduta, rimandano ad oggi il voto sugli emendamenti. Lo stesso Presidente del Senato ha detto ai colleghi che quanto accaduto è molto grave, è qualcosa che danneggia la credibilità del Senato e poi ha parlato delle condizioni dei due feriti sul campo: Consilio ha avuto un malore, ma è lucido e i suoi parametri sono nella norma, mentre per la Bianconi si parla di trauma contusivo al gomito destro (forse causato dall’urto con un commesso).
In realtà ieri i lavori sono stati interrotti più volte per i tumulti e sono stati pochi gli emendamenti su cui è stato possibile votare; durante il parapiglia pare che Grasso abbia anche chiamato l’intervento della polizia del Senato. In breve tempo verrà convocato il Consiglio della presidenza per valutare la possibilità di comminare sanzioni per quello che è successo.
Intanto il premier Renzi ha espresso il suo rammarico per aver dovuto incassare l‘approvazione di un emendamento con il voto segreto (fatto che ha definito come una pagina non positiva), ma non intende mollare: il problema non è il canguro, ma la lumaca, il rischio che ancora una volta le riforme si blocchino per anni. Arriva poi un’apertura alle modifiche: il presidente del Consiglio chiederà alla direzione di valutare di apportare alcune modifiche all’accordo sulla legge elettorale.