Il virus dell’ebola continua a mietere vittime; è quindi naturale che, un po’ per informazione, un po’ per tutelare la propria salute, ci si chieda cosa c’è da sapere sulla patologia, come prevenirla e difendersi dalla sua insorgenza. Ecco qualche notizia in proposito.
L’ebola è la conseguenza dell’azione di un virus molto aggressivo. La malattia si manifesta con improvvisi dolori muscolari, fastidi agli arti superiori ed inferiori, e, soprattutto, febbri violente di natura emorragica o ancora danni al sistema nervoso centrale.
La malattia ha un decorso abbastanza rapido; il suo periodo di incubazione (dai 2 ai 21 giorni) è anche quello in cui di solito il paziente, sfiancato, muore. Il virus dell’ebola vive in alcune specie animali tipiche delle foreste africane, senza causare loro alcun danno alla salute.
Esso si trasferisce nell’uomo quando gli animali vengono uccisi e mangiati. Chi è solito viaggiare, quindi, dovrebbe stare molto attento a ciò di cui si nutre e mantenersi in salute evitando il contatto non protetto con soggetti affetti da ebola; il contagio infatti è fulmineo e quasi certo.
La trasmissione del virus avviene tramite saliva, sangue, rapporti sessuali, lacrime e oggetti appuntiti o taglienti utilizzati da individui già affetti da ebola. La malattia è tipica di alcune regioni africane. La preoccupazione di contagio per quanto riguarda l’Occidente non è però così remota.
La presenza di immigrati clandestini che sfuggono ai controlli sanitari, i commerci, e la disinformazione, potrebbero fare in modo che l’ebola entri nei nostri confini. Città popolose e collegate tra loro come le metropoli vedrebbero una diffusione della malattia a ritmi velocissimi.
Per il momento non esistono delle cure. Qualora si sospetti, magari vivendo all’estero o viaggiando, di aver contratto l’ebola, è bene idratare parecchio il proprio corpo, mangiare abbondantemente e utilizzare degli antipiretici; questa terapia d’urto infatti innalza le probabilità di sopravvivenza.
ciao sono andrea:visto che l ebola è una febbre emorragica, quindi il sangue si rende molto piu fluido ,è possibile come terapia d urto una piccola quantità di coagulante,oppure adottare un tipo di alimentazione potenzialmente ricca di vitamina k?