Il Palazzo Comunale di San Gimignano ospita parecchi affreschi risalenti al medioevo; le pitture sono state rese più fruibili grazie agli artglass e al cosiddetto effetto della realtà aumentata. I visitatori ed i critici d’arte sembrerebbero apprezzare parecchio questo ritrovato della tecnologia.
Guardare degli affreschi di epoca medievale può essere un’esperienza piacevole ed emozionante; pensare che quelle polveri colorate si sono conservate nei secoli, che un’ immagine può veicolare sensazioni e pensieri ormai lontani, è quasi sconvolgente. Gli artglass mirano ad esaltare questa esperienza.
Ma cosa sono gli artglass? Sono degli occhiali di ultima generazione in grado di rendere più realistiche le immagini dipinte sui muri, capaci di far osservare a chi li indossa l’opera d’arte prima e dopo un restauro, o di fornire allo spettatore notizie critiche “evocando” uno storico dell’arte.
Ciò avviene tra le mura del Palazzo Comunale di San Gimignano grazie agli artglass, tecnologia all’avanguardia in grado di avvicinare sempre di più i profani e gli amanti dell’informatica alle nostre radici culturali. Le opere soggette all’effetto “realtà aumentata” sono tutte di epoca medievale.
Tra gli affreschi più belli qui osservabili si ricordano la Madonna nella Maestà di Lippo Memmi, il ciclo cavalleresco di Azzo di Masetto, gli Amanti di Memmo di Filippuccio. Quando l’osservatore si avvicinerà alle opere gli artglass forniranno spiegazioni utili per la comprensione.
L’arte medievale si arricchisce al Palazzo Comunale di San Gimignano di esperienze nuove, difficilmente visibili nel nostro paese. Gli artglass hanno un ruolo più importante di quanto si crede: rilanciare in Italia l’amore e la conoscenza dell’arte, campo in cui la nostra terra non teme rivali.