Continuano gli scontri e i fermi nella Grande Mela, dove gli indignados hanno tentato di impedire l’ingresso agli operatori della Borsa. «Day of Action » questo il nome dell’azione indetta per commemorare due mesi dall’inizio delle proteste, cominciate il 17 settembre. Molteplici le manifestazioni in tutto il paese: New York, Los Angeles, Filadelfia e in centinaia di altre città negli Usa e nel mondo. Dopo Il raid di lunedì notte a Zuccotti Park, si è scatenata la rabbia dei manifestanti che hanno trasformato questa giornata in una prova di forza definitiva: “O si sfonda oggi, dimostrando che lo sgombero del parco non ha piegato il movimento, oppure si finisce nelle note a piè di pagina della storia”.
Così, all’alba, i manifestanti si radunano nella piazza di Zuccotti Park a New York, che si sono già ripresi evitando di occuparla – come da ordine del giudice – con tende e coperte.
“Noi siamo il 99 per cento” gridano, Intonano slogan vecchi e nuovi.
A New York sono due gli obiettivi principali sono. Il primo è già fallito: occupare Wall Street. A migliaia stamattina sono scesi lungo Nassau verso Wall Street: obiettivo, impedire che apra. Hanno cercato di sfondare pacificamente le barricate ma i poliziotti erano già dislocati in assetto da combattimento. Transenne metalliche, poliziotti schierati dietro, e poi ancora agenti a cavallo e un’altra grata.
Così adesso si punta al secondo obiettivo: bloccare il ponte di Brooklyn. Ciò vorrebbe dire mandare in tilt tutto il traffico di New York. Ma anche qui la polizia si è già disposta lungo gli accessi per tentare di gestire la situazione.
Intanto le tv americane riportano le immagini delle svariate manifestazioni, degli scontri e di tutto il caos nelle case di tutta l’America.
Gli arresti non si contano: oltre i 170. Tra questi ci sono anche giornalisti. La polizia va giù pesante: picchia anche i reporter. Una vera e propria battaglia.Diversi i contusi anche tra i poliziotti.
Alla protesta parteciperà anche Roberto Saviano. E’ proprio Roberto a confermarlo con un video: «Sono contento di essere stato invitato dagli organizzatori di Occupy Wall Street a parlare di come la crisi economica sia sfruttata dalle mafie per conquistare sempre più soldi e potere. Invito tutti voi che volete protestare contro i crimini della Gomorra finanziaria, e tutti voi che volete capire i meccanismi che stanno dietro alla crisi dalla Grecia agli Stati Uniti, passando per l’Italia. Spero di vedervi sabato per dimostrare che questa protesta non può essere zittita».